Vetro

Che cos’è un vetro basso emissivo e perché si usa?
I vetri basso emissivi (o low-e) sono trasparenti alle radiazioni termiche solari, lasciandole così entrare all’interno dell’edificio, e contemporaneamente impediscono la fuoriuscita della radiazione termica emessa dai corpi riscaldanti.
In questo modo, attraverso una drastica riduzione delle dispersioni termiche, e riflettendo calore, permettono un notevole risparmio dei costi energetici di riscaldamento.
Questi vetri sono rivestiti di ossidi metallici che, una volta depositati sul vetro, ne rafforzano le proprietà di isolamento termico e di controllo solare.
Il rivestimento, o “coating”, può essere realizzato con due procedimenti differenti sviluppati già dagli anni ottanta.
Il più usato è il CVD o “Chemical Vapor Deposition” che avviene durante la produzione del vetro piano (float).
Questo processo è semplice ed efficiente e il risultato è un vetro di grande durata, bassa manutenzione e alta resa, che vengono chiamati vetri “hard coating”.
L’altro processo per ottenere vetri basso emissivi è il MSVD, Magnetron Sputtering Vacuum Deposition, noto anche come “sputtering”, è un processo sofisticato che permette la stesura sottovuoto di un sottile strato metallico o ceramico sul foglio di vetro.
Questi vetri detti anche “soft coating” sono realizzati in impianti separati rispetto agli “hard coating” e richiedono un dispendio di energia fino a tre volte maggiore, sono più delicati e facilmente graffiabili, però hanno migliori caratteristiche di isolamento e trasmissività.
I vetri low-e con qualsiasi procedimento ottenuti riducono gli scambi termici per irraggiamento, inoltre apllicati come vetri isolanti, cioè due lastre separate da un gas pesante a conduttività inferiore, riducono notevolmente lo scambio termico per conduzione (contatto con aria) rispetto a vetri isolanti ottenuti con vetro semplice.
Il principale problema dei vetri low-e è l’irraggiamento solare, che se di inverno apporta energia termica gratuitamente ed è quindi positivo, d’estate questo a determinate latitudini e per grandi superfici vetrate può essere un problema per il raffrescamento dell’edificio.
Una soluzione per questo inconveniente possono essere i vetri a controlo solare che hanno un fattore solare (ossia la percentuale di energia che attraversa il vetro in rapporto all’energia solare incidente) basso, ma che comportano un aumento dei costi di riscaldamento in inverno.
Un altra soluzione sono i vetri selettivi che prendono il meglio degli altri due cioè nei periodi invernali trattengono il calore e nei periodi estivi lo riflettono.
Infine si possono usare vetri basso emissivi con apllicato un sistema di ombreggiature, tipo veneziana orientabile.
Perchè usarli?
Dalle finestre viene disperso il 22% di energia impiegata nelle abitazioni.
In Italia la percentuale aumenta fino al 30-40% per molti edifici costruiti negli anni settanta.
Il consumo residenziale in Italia è responsabile del 40% degli usi finali dell’energia.
Sostituendo le finestre con vetrocamera tradizionale con finestre con vetri basso emissivi, il costo per le incidenza delle dispersioni delle superfici vetrate potrebbe passare dal 34% al 12%.
Ipotizando un costo medio annuo per il riscaldamento di 3000€ il costo della dispersione dalle finetre con i vetro basso emissivi sarebbe di soli 360€ contro i 1020€ con vetri tradizionali.

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